DILIGENTIA ETS nasce con l’obiettivo di lasciare alle future generazioni un mondo migliore di quello che le generazioni precedenti ci hanno lasciato. Un mondo che presta maggiore cura all’equilibrio tra diritti umani e condizioni di lavoro, sicurezza e ambiente, etica degli affari e comunità locali bilanciandoli con le esigenze della crescita economica.

E’ finita l’era delle parole e promesse ed è arrivato il momento della concretezza. Abbiamo bisogno di avviare azioni e decisioni da parte di governi, istituzioni, imprese e persone. Per queste ragioni abbiamo deciso di fondare un’Associazione no-profit che si occupi dei temi della responsabilità d’impresa e dello sviluppo sostenibile.

L’Associazione è stata costituita in Italia ma ha una visione globale.

IL NOSTRO NOME

Il termine “Diligentia” non è casuale. Letteralmente significa “cura”, “attenzione” e indica il comportamento del “buon padre di famiglia”.

Abbiamo scelto un nome latino perché è una lingua neutra, rispetto a quelle parlate ai giorni nostri, ma fortemente evocativa dell’idea di italianità.

ll significato più alto che il termine rappresenta per l’Associazone affonda le radici nella sua origine. Diligentia fu infatti utilizzato in una famosa dispute forense, nota agli storici del diritto come “lex quod Nerva”, che si svolse nel primo secolo dopo Cristo tra due giuristi romani, Proculo e Nerva .

Quod Nerva diceret latiorem culpam dolum esse, Proculo displicebat, mihi verissimum videtur. Nam et si quis non ad eum modum quem hominum natura desiderat diligens est, nisi tamen ad suum modum curam in deposito praestat, fraude non caret. Nec enim salva fide minorem is quam suis rebus diligentiam praestabit.’

Dalla famosa disputa forense fra Nerva e Proculo è stata costruita la regola della “diligentia quam suis” del depositario che riceve un bene in deposito. In questa circostanza il depositario è tenuto alla stessa diligenza che usa normalmente nel custodire le cose proprie. In caso contrario si prefigura una colpa il cui grado è inversamente proporzionale alla cura con cui si tratta la cosa ricevuta in deposito: tanto minore è la cura, tanto maggiore è la colpa.

La locuzione, entrata nel diritto romano, è ancora presente in molti ordinamenti giuridici nazionali.

Il termine “Diligentia” esprime perfettamente la missione dell’associazione: contribuire attivamente affinché ciò che abbiamo ricevuto metaforicamente “in deposito” (persone, ambiente, clienti e comunità locale) venga curato con la stessa “diligenza” che gli dedicheremmo se appartenessero a noi, per essere poi consegnato intatto, o migliore, a coloro i quali lo riceveranno in seguito, ossia le giovani generazioni.

Il nome dell’Associazione corrisponde anche al termine “Due Diligence” utilizzato dall’OCSE per indicare la valutazione dei rischi di impatti avversi su aspetti non-finanziari che possono insorgere da una non-“Responsible Business Conduct”.

Il nostro logo

Il logo, realizzato da Stefano Pirovano (riconosiuto creative director italiano), rappresenta simbolicamente l’accordo (azzurro) tra Proculo e Nerva (ciascuno rappresentato da gradazioni di verde) e richiama al contempo i tre cerchi della sostenibilità presentati in un’originale prospettiva.

La scelta del carattere utilizzato per il nome dell’Associazione è caduta sul Bodoni in quanto orgoglioso rappresentante del design “made in Italy”. Alcune sue caratteristiche come il forte contrasto, le grazie sottili e perpendicolari e la grande eleganza lo rendono facilmente riconoscibile tra i tanti caratteri che esistono.

Il carattere prende il nome da Giambattista Bodoni, incisore, tipografo e stampatore italiano, che progettò, tra il 1790 e il 1820 (circa), una serie di caratteri tipografici diventato negli anni dei font più noti e amati al mondo.

A chi ci rivolgiamo

L’Associazione si rivolge prevalentemente alla comunità di business (imprese e professionisti) perché sono attori che hanno il dovere di bilanciare gli squilibri oggi esistenti tra il paradigma dello sviluppo economico e il rispetto di valori non economici in accordo agli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’ONU nell’Agenda 2030.

L’OCSE ha evidenziato da tempo che i principali problemi relativi ad aspetti non finanziari sorgono non soltanto nelle organizzazioni ma anche nelle loro filiere di fornitura su scala globale.

Violazioni dei diritti umani e delle condizioni di lavoro, problemi di sicurezza sul lavoro (es. Rana Plaza 2013), inquinamento ambientale e scorrette pratiche di business che spesso avvengono lungo filiere di fornitura sempre più allungate e frammentate su scala globale, hanno impatti avversi crescenti sulle organizzazioni, sulla loro reputazione e sui loro Stakeholders (primi fra tutti gli investitori).

La normativa comunitaria (Regolamenti, Direttive, etc.) sta introducendo vincoli sempre più stringenti sui controlli relativi ai rischi non finanziari e alla rendicontazione societaria di sostenibilità.

Per queste ragioni Diligentia non può limitare il suo ambito di riferimento ai confini nazionali ma deve ampliare la prospettiva e promuovere la responsible business conduct anche alle filiere di fornitura su scala globale.

L’importanza di essere ETS (Ente del Terzo Settore)

“Diligentia ETS” ha ottenuto l’iscrizione al RUNTS (Registro Unico Nazionale Terzo Settore) presso il Ministero del Lavoro (da Novembre 2021) riservato a fondazioni e associazioni senza scopo di lucro. Le Associazioni iscritte nel registro devono soddisfare requisiti più stringenti relativi a Statuto, gestione patrimoniale e rendicontazione. Esse accettano di sottostare a maggiori controlli sulla loro gestione. L’iscrizione al RUNTS significa pertanto maggiore trasparenza e credibilità.