Socio Piccola Impresa
Referente: Monica Iacobone
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Bari, Italy
RETE GAS BARI - AZIENDA MUNICIPALE GAS SPA
La storia dell’Azienda Municipale Gas di Bari è la storia di un’Azienda che rappresenta un fiore all’occhiello del capoluogo pugliese.
Le sue origini ci riportano al 1865 quando il Consiglio Comunale di Bari prende atto della necessità di illuminare la città e affida l’incarico alla Tuscan Gas Company di Londra. Le cronache dell’epoca raccontano:
“Il primo lampione a gas fu acceso nel 1866. I lampioni dovevano essere di grandezza proporzionata e posti a giusta distanza affinché illuminassero sufficientemente le strade per assicurare tranquillità alla popolazione”
Nel frattempo, al gas illuminante (600 Kcal/h – ottenuto lavorando il carbon fossile) si affianca il gas per uso domestico (1400 Kcal/h – ottenuto dalla lavorazione del caerbon coke) e, nel 1907, si cominciano a stipulare i primi contratti per le abitazioni dei residenti ad uso cucina.
Intanto, nei primi del Novecento, alla Tuscan si sostituisce la Compagnia Meridionale del Gas di Napoli che opera fino al 1964, anno in cui, con i primi governi del centro-sinistra, viene attuata su tutto il territorio nazionale la trasformazione del servizio gas da gestione privata a gestione pubblica con l’istituzione delle Aziende Municipalizzate. Nello stesso anno, a Bari, nasce l’Azienda Municipalizzata del Gas e nel Meridione comincia a diffondersi la nuova energia naturale del gas.
Dal 1964 al 1975 il gas è distribuito nelle reti della città che nel frattempo si sono sviluppate notevolmente in quanto, uscite dal Borgo Murattiano, hanno raggiunto i primi quartieri periferici.
Nel 1965, in previsione della totale dismissione di tutti gli impianti esistenti in via Napoli, su un’’area di circa 20.000 metri quadri ricadente nella zona industriale della città, viene deliberata la costruzione della nuova, ed attuale, sede aziendale, con uffici, officina e gazometro telescopico da 30 mila metri cubi.
I lavori della nuova sede cominciano nel 1970 e terminano nel 1973. Per ospitare gli uffici viene edificato un corpo unico sospeso al primo piano su pilotis con due ali laterali. Gli uffici consentono di ospitare tutti i dipendenti, tecnici ed amministrativi, e di ricevere il pubblico.
Nel 1975, adeguate le reti, il gas naturale (cd metano) entra nelle condotte esistenti e sostituisce tutte le precedenti fonti di energia. Data la disponibilità del nuovo combustibile e dei finanziamenti pubblici, l’Azienda inizia a lavorare per la metanizzazione totale della città favorendo altresì la trasformazione a gas degli apparecchi presenti nelle singole abitazioni.
Nel 1982 si completa l’estensione della rete nei quartieri di Carbonara, Ceglie e Loseto.
Nel 1985 si avvia la metanizzazione di Carbonara 2 e, successivamente, il progetto per le ex frazioni di Torre a Mare, Palese e S. Spirito.
Nel frattempo, cominciano le attivazioni dei grandi impianti cittadini, quali ospedali, attività artigianali ed aziende.
Per garantire la sicurezza della rete si realizzano gli impianti di protezione catodica, si avvia il processo di informatizzazione e si aderisce alla convenzione promozionale “IRC” per finanziare ed invogliare la trasformazione a gas degli esistenti impianti di riscaldamento centralizzati alimentati a gasolio.
Nel periodo che va dal 1989 al 1994 la crescita dell’Azienda Municipale Gas di Bari è sotto gli occhi di tutti: continuano i lavori di adeguamento al quartiere murattiano ed ai quartieri periferici, mentre, per quel che concerne le ulteriori estensioni, viene approvato il progetto per l’alimentazione del nuovo Stadio S. Nicola e quello del collegamento, nei pressi di via Oberdan, delle due grandi reti di trasporto urbano alimentate una dalla cabina Re.Mi. della zona industriale e l’altra dalla cabina Re.Mi. di Ceglie del Campo al fine di consentire il passaggio del gas naturale da una zona all’altra della città di Bari, superando la divisione rappresentata dalla linea ferroviaria.
Nel 1995, a servizio della palazzina uffici viene realizzato un innovativo impianto di riscaldamento e condizionamento interamente alimentato a gas e vengono resi esecutivi anche altri interventi quali il completamento della metanizzazione di Loseto, del quartiere Stanic – Villaggio del Lavoratore e prende avvio la realizzazione della rete all’interno del Borgo Antico.
Dal 1995 al 1999 il gas naturale raggiunge tutte le cd ex frazioni costiere e nel 2000, per potenziare definitivamente il servizio, viene progettata la nuova rete di trasporto urbano in media pressione che prevede il sostanziale raddoppio della lunghezza delle condotte (da 70 a 140 km) con il contestuale potenziamento di alcuni tratti per una spesa prevista di circa 21 miliardi di lire. Ne viene altresì avviata la realizzazione che consente di allacciare alla rete di distribuzione il Policlinico della città. L’azienda è sempre più al servizio della comunità e provvede alla progettazione e trasformazione a gas dei numerosi istituti scolastici rimasti alimentati a gasolio, garantendo sicurezza, continuità ed economicità del servizio.
All’’inizio del nuovo millennio inizia a prendere corpo il sistema regolatorio configurato dall’Autorità per l’energia; di conseguenza, anche in Amgas inizia una nuova trasformazione che, sfruttando le opportunità di finanziamento offerte da AsforFormez, vede tutto il personale coinvolto in numerosi processi di formazione per favorire lo sviluppo di nuovi skill professionali. Con la collaborazione di Tecnopolis viene progettato e realizzato un nuovo sistema informativo e tutti i dipendenti partecipano a corsi di alfabetizzazione informatica.
Viene condotta l’analisi storica dei dati inerenti al servizio di pronto intervento per ottimizzarne la resa in funzione del numero delle chiamate attese.
Nel febbraio del 2000 l’Amministrazione Comunale, secondo quanto previsto dal sistema legislativo nazionale, provvede alla trasformazione della società da Azienda Municipalizzata (AMGAS) ad Azienda Speciale (ASGAS), avviando di fatto quel processo di trasformazione giuridica che poi porterà l’Azienda a diventare SpA. Il 2000 è anche l’anno della pubblicazione del Dlgs 164, il cd decreto Letta che avvia il processo di liberalizzazione del mercato del gas, obbliga alla separazione societaria tra distribuzione e vendita, sancisce che la distribuzione è servizio pubblico da affidare in concessione, mediante gara, per un periodo non superiore a dodici anni.
L’’apertura al mercato si manifesta con le prime iniziative promozionali partecipando, principalmente, alle varie edizioni della Fiera del Levante, viene riconfigurato il marchio per renderlo più accattivante, consegnata la prima bolletta a colori con stampa fronte/retro riportante le informazioni indicate dal Regolatore a chiarezza del rapporto commerciale instaurato con il cittadino, vengono avviate iniziative con le altre aziende municipali per la realizzazione di un impianto di distribuzione di gas naturale per autotrazione a servizio delle flotte pubbliche.
L’Azienda raggiunge e supera i 100.000 clienti finali.
Nel Maggio 2001, superato il vecchio istituto della municipalizzata ma anche il più recente di azienda speciale, si arriva alla costituzione dell’Azienda Municipale Gas S.p.A., in forma abbreviata Amgas S.p.A., che, iscritta nel registro delle società della Camera di Commercio di Bari, mette l’Azienda nelle condizioni di competere con le altre grandi realtà nazionali.
A giugno 2003, la Società scorpora il ramo d’azienda della vendita ai sensi della normativa del Decreto Letta e l’azienda si dedica esclusivamente al servizio di distribuzione del gas, favorendo oltremodo la liberalizzazione del mercato del gas. Un dato che illustra come questo obiettivo sia stato pienamente raggiunto è quello delle oltre 70 Società che, da fine 2018, vendono gas naturale ai cittadini baresi. Al fine per evitare confusione tra la propria identità e quella dell’impresa commerciale del gruppo (AMGAS srl), la Giunta Municipale già dal giugno 2016 identifica il nuovo naming e logo commerciale per l’Azienda Municipale Gas SpA in:
provvedendo altresì alla diffusione del marchio (comunicazione, pubblicità, insegne, loghi su automezzi e vestiario, ecc).
Nel frattempo l’Azienda ha sempre più perfezionato il proprio livello di governance e compliance alle prescrizioni del sistema regolatorio in essere, con l’acquisizione del rating di legalità **+, la definizione di un modello di prevenzione delle crisi di impresa, l’applicazione del modello ex Dlgs 231/01 (più volte adeguato alle esigenze specifiche manifestatesi nel tempo) volto a prevenire la responsabilità amministrativa della società, la messa a punto di nuove procedure in tema di Trasparenza e Anticorruzione, la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa con la Prefettura ai fini di prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e per il rafforzamento della legalità e trasparenza nel settore dei contratti pubblici, l’implementazione dell’unbundling funzionale (con l’istituzione del Gestore Indipendente) e contabile, il recepimento e l’applicazione del nuovo Regolamento UE 2016/679 cd GDPR (General Data Protection Regulation) in tema di trattamento e circolazione dei dati personali oltre che di prevenzione dei reati informatici, l’acquisizione ed il mantenimento delle certificazioni in tema qualità (UNI EN ISO 9001:2015) – sicurezza (OHSAS 18001:2007) – ambiente (UNI EN ISO 14001:2015), messa regime delle procedure in tema di appalti per lavori-servizi-forniture; il tutto con l’attenzione al contenimento del costo del lavoro e al minor impatto ambientale delle attività.
La gestione dei sistemi e il miglioramento delle condizioni lavorative delle risorse umane conformi ad alti standard etico-sociali sono iscritte nel bilancio sociale, stabilendo in tal senso gli impegni e le conquiste dell’azienda in tema di sostenibilità.
Come azienda pubblica collabora strettamente con il Politecnico di Bari per ospitare laureandi che hanno la necessità di svolgere i loro tirocini formativi e la partecipazione alle consultazioni sul “Tavolo di Ascolto delle Parti Interessate”, finalizzato a meglio organizzare i piani di studio in relazione alle esigenze delle aziende del territorio. Continui contatti vengono mantenuti anche con l’Osservatorio IoT del Politecnico di Milano sui temi dell’innovazione tecnologica.
Nel frattempo non sono cessati gli investimenti tra i più significativi dei quali si segnalano quelli sui sistemi informativi a supporto della gestione dei vari processi di istituto, su strumenti ed attrezzature per le attività in campo, sulle procedure di utilizzo e manutenzione delle stesse, sui sistemi di telecontrollo da remoto degli impianti di riduzione della pressione e della protezione catodica, sull’efficientamento energetico, sulla formazione e qualificazione del personale (sulle riviste tecniche di settore appaiono sempre più frequentemente articoli a firma dei dirigenti, quadri e funzionari aziendali), sulla industrializzazione e digitalizzazione dei servizi per la qual cosa è in avanzato stato di implementazione lo smart metering gas (il cui progetto è stati presentato all’European Utility Week tenutosi a Vienna nel novembre 2015 e che sta consentendo importanti recuperi fiscali grazie alla normativa sull’iperammortamento), sulla raccolta e gestione dei dati di commessa per elevare il livello di patrimonializzazione societario.
Si è altresì garantito un sempre più elevato livello di sicurezza e continuità del servizio, formalmente riconosciuto dall’Autorità di regolazione di settore attraverso il meccanismo dell’IRS (incentivi per recuperi di sicurezza).
La realizzazione di nuove reti di distribuzione, attualmente in corso, ha come principale obiettivo quello di estendere il servizio alle residuali zone tuttora non servite oltre che assicurare un regime delle pressioni in rete in grado di massimizzare il rendimento delle apparecchiature gas in uso, bonificare e potenziare le reti più vecchie recuperandone però la funzione come via cavi per quelle dismesse (molte di queste sono ora utilizzate dagli operatori telco che vi stanno infilando fibre ottiche nell’ambito del più ampio piano urbano di cablaggio della città con la posa dei cavi in banda ultra larga del tipo ftth), favorire il ruolo del gas naturale nella transizione energetica con particolare riferimento alla mobilità a metano.
L’’Azienda Municipale Gas SpA – ReteGas Bari è ora pronta alla sfida più importante: la gara d’ambito che sarà a breve pubblicata per l’affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas nei 15 Comuni facenti parte dell’ambito Bari 1 Nord, con la consapevolezza di essere in grado di offrire ai cittadini residenti un servizio utile alla crescita economica, culturale e sociale della comunità di appartenenza.