Il Regolamento UE 2020/852 ha sancito i criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile: allo scopo di individuare il grado di ecosostenibilità di un investimento, ha introdotto nel sistema normativo europeo la tassonomia delle attività economiche eco-compatibili, ovvero una classificazione delle attività considerate sostenibili in base agli obiettivi ambientali dell’Unione Europea e al rispetto di alcune clausole di carattere sociale.
Dal 1° gennaio 2022, a integrazione del regolamento 852, è entrato in vigore il Regolamento delegato UE 2021/2139 della Commissione, che ha stabilito come un’attività economica possa contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all’adattamento ai cambiamenti climatici, non arrecando un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale.
Attraverso questo iter normativo, sono stati individuati i 6 obiettivi da conseguire per non arrecare danni significativi all’ambiente (DNSH – Do Not Significant Harm): la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine, la transizione verso un’economia circolare, la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento, la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
Proprio sulla base della tassonomia e in particolare degli obiettivi DNSH, ICMQ (organismo di Certificazione specializzato nel settore delle infrastrutture) ha realizzato un protocollo per le aziende in grado di soddisfare i requisiti richiesti dall’UE. Il Protocollo Envision è il primo sistema di rating per le infrastrutture sostenibili che offre una griglia di analisi sulla qualità di un investimento con focus sull’efficacia economica dello stesso, ma anche su temi sostenibili come il rispetto dell’ecosistema, il miglioramento della qualità della vita e l’efficienza energetica. Envision permette di misurare i sei obiettivi DNSH, ottenendo poi una certificazione green conforme alle richieste dell’UE. E non solo: mentre la valutazione DNSH è interamente dedicata all’ambiente, il Protocollo Envision include nell’analisi anche la parte economica e quella sociale. In questo modo, vengono soddisfatti i tre fattori ESG della sostenibilità.
Il sistema di rating di Envision è composto da 64 criteri di sostenibilità (crediti), suddivisi in 5 categorie che identificano le potenziali esternalità delle infrastrutture: Quality of Life, Leadership, Resource Allocation, Natural World, Climate and Resilience. I crediti Envision consentono di valutare la sostenibilità delle infrastrutture misurandone gli effetti sulla vita dell’uomo e sull’ambiente circostante.
La certificazione ambientale è ormai fondamentale nel settore dell’edilizia e delle costruzioni: proprio per questo ICMQ ha lanciato un sistema di valutazione atto a valorizzare le best practice progettuali e costruttive del settore infrastrutturale, dando contemporaneamente un impulso a chi vuole raggiungere l’eccellenza. ICMQ è l’unico ente accreditato per il rilascio, dopo accurata verifica del progetto, di una certificazione green che aiuta le aziende a ottenere la conformità rispetto agli standard europei.
I livelli di certificazione – in totale quattro – vengono stabiliti in termini percentuali a seconda del punteggio raggiunto.
Uno dei principali vantaggi del protocollo risiede nell’offrire un punto di vista oggettivo e completo sul piano delle valutazioni costi/benefici per la comunità, della partecipazione degli stakeholder e dell’impiego efficiente delle risorse.
Peraltro, il Regolamento europeo non fornisce parametri certi all’interno delle linee guida e per gli stakeholder: aderire al Protocollo Envision significa dunque avere a disposizione uno strumento concreto per la misurazione dei parametri di sostenibilità di un progetto. Il percorso di autovalutazione può proseguire con la registrazione del progetto stesso, la sua valutazione, la verifica da parte di un Organismo di Terza Parte indipendente e, infine, la certificazione.
ICMQ ha recentemente rilasciato un manuale che illustra nel dettaglio il funzionamento del protocollo e il suo stretto rapporto con gli obiettivi DNSH.
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