di Cesare Saccani, Presidente Diligentia ETS e Coordinatore Gruppo di Lavoro IAF su “ESG Verification, reporting and rating”
Nel mese di Novembre 2022, sono accaduti due eventi a pochi giorni di distanza che eserciteranno un impatto profondo verso il miglioramento delle performance di sostenibilità delle imprese.
Il 28 Novembre è stata finalmente approvata la proposta di Direttiva UE in materia di informativa societaria sulla sostenibilità (CSRD) che introduce l’obbligo di certificazione (external assurance) di terza parte del rapporto di sostenibilità predisposto dalle imprese rispetto a standard internazionali, per assicurare la conformità rispetto agli standard di riferimento utilizzati per la sua preparazione.
La pubblicazione della Direttiva sulla GUCE è prevista nel mese di dicembre e sarà recepita dagli Stati membri nel corso del 2023.
Il rapporto di sostenibilità, certificato da una terza parte indipendente, dovrà essere allegato al bilancio di esercizio con pari valore a Stato Patrimoniale, Conto Economico e nota integrativa.
Inizialmente le imprese che cadono nel campo di applicazione delle Direttiva sono quelle oggi soggette alla Direttiva 2014/95 ma rapidamente la soglia dimensionale delle imprese obbligate alla predisposizione e certificazione del rapporto di sostenibilità scenderà prima a 250 dipendenti e quindi, progressivamente, fino alle imprese con più di 50 dipendenti.
Il rapporto potrà essere certificato da revisori e società di revisione all’entrata in vigore della Direttiva e da organismi accreditati all’atto di recepimento della direttiva.
Diligentia ha pubblicato una scheda informativa sulla Direttiva UE sulla comunicazione societaria sulla sostenibilità e un’analisi comparativa sui commenti inviati all’EFRAG sulle bozze del primo lotto di standard europei di rendicontazione che diventeranno cogenti entro il 30 Giugno 2023.
Il secondo evento importante è accaduto il 30 Novembre: il Consiglio EU ha adottato la posizione ufficiale sul testo della proposta di Direttiva che introduce l’obbligo di Due Diligence su aspetti sociali e ambientali lungo le filiere di fornitura. La Direttiva sarà approvata dal Parlamento Europeo nel corso del 2023.
Le due direttive hanno alcuni punti in comune che le rendono del tutto interdipendenti.
In primo luogo, le due Direttive hanno per oggetto il contenuto dell’informativa di sostenibilità che le imprese dovranno divulgare alle parti interessate e/o verificare presso i fornitori: tutti gli aspetti di governance, sociali, salute e sicurezza, ambientali e business ethics.
In secondo luogo, spostano il baricentro dell’attenzione dai dati storici o dalla conformità a requisiti di un sistema di gestione alle performance espresse in termini di stima del livello di esposizione a rischi attuali o potenziali che possono avere impatti avversi futuri sull’organizzazione e i suoi stakeholders.
In terzo luogo, sebbene le due direttive riguardino le imprese di grandi dimensioni in realtà innescheranno progressivamente un effetto che coinvolgerà tutte le filiere di fornitura incluse le PMI.
Infine, sebbene il campo di applicazione delle due direttive riguardi in via diretta le imprese europee o imprese extra europee presenti nel territorio dell’Unione Europea in realtà impatterà indirettamente anche su imprese extra europee che vogliono vendere in Europa. Questo aspetto avrà gradualmente un effetto domino su tutti i fornitori cinesi, indiani, messicani, brasiliani o di qualsiasi altro paese EU che desiderano esportare verso l’Europa spingendo anche queste imprese ad adeguarsi progressivamente agli standard di sostenibilità esistenti in Europa se vorranno esportare i loro prodotti verso il territorio dell’UE. Il processo non sarà breve ma sarà certamente irreversibile.
Queste due direttive completano un quadro di normative cogenti già entrate in vigore in EU che hanno l’intento di assicurare maggiore trasparenza sui mercati finanziari (es. Regolamento 2019/2088 e Regolamento 2020/852 sulla tassonomia) e del credito (Orientamenti EBA – European Banking Authority) nonché un numero crescente di normative europee, per esempio in materia di parità di genere, divieto di lavoro forzato ed economia circolare.
Il quadro normativo è tracciato ma ci sono ancora alcuni problemi da risolvere.
Uno di questi riguarda l’assenza di uno standard europeo da utilizzare per svolgere le attività di certificazione del rapporto di sostenibilità che la Commissione EU si è impegnata a pubblicare nel 2026, tenendo conto delle esperienze esistenti nella normazione europea. Su questo punto la nostra Associazione ha predisposto il documento “SRC 2030 Linea Guida Diligentia per la certificazione del rapporto di sostenibilità”, scaricabile dal sito Diligentia. Completato a tempo di record da una commissione tecnica costituita nell’ambito dell’Osservatorio Diligentia sugli standard di sustainability reporting, questo documento sarà utilizzato come base per lo sviluppo di una PdR (Prassi di riferimento) UNI-Diligentia che diventerà il primo standard europeo per la certificazione del rapporto di sostenibilità e per l’accreditamento di organismi che svolgono tale attività.
Infine, l’entrata in vigore di queste direttive richiederà un rapido sviluppo di nuove competenze e profili professionali con competenze specializzate per la definizione, implementazione e valutazione di sistemi di gestione efficace per la responsabilità sociale e la sostenibilità con una particolare enfasi sulle capacità necessarie per la gestione dei rischi ESG.
Anche su questo fronte Diligentia è particolarmente attiva e ha già avviato l’attività di formazione di practitioners, assessors e technical expert nel quadro del GIF AP Credentialing System. Si tratta di un sistema integrato di 5 schemi di certificazione di personale accreditati sulla norma ISO 17024 definiti in conformità all’EQF (European Qualification Framework) e al GreenComp (European Sustainability Competence Framework). Diligentia ha già avviato i primi corsi per GIF AP Assessor e, nei primi mesi del 2023, lancerà l’attività di formazione per GIF AP Practitioner e GIF AP Technical Experts. Uno dei profili di GIF AP sarà focalizzato sulla certificazione delle competenze per la certificazione del rapporto di sostenibilità.
Il quadro normativo europeo sulla sostenibilità prende forma molto rapidamente: l’Associazione Diligentia segue costantemente la sua evoluzione e contribuisce attivamente a promuoverlo presso le imprese e professionisti con una gamma di servizi sempre più all’avanguardia su un tema che oggi sembra ancora di frontiera ma presto diventerà realtà per migliaia di imprese e professionisti.
Finalmente la sostenibilità cambia marcia!
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